domenica 16 settembre 2012

Notte Rosa

Perchè la Notte Rosa?

La Clessidra ha partecipato all'organizzazione delle tre serate (13-14-15 settembre 2012) intitolate "Notte Rosa", voluta e promossa dall'Associazione Culturale La Mesa di Montecchio Maggiore (VI).

Perchè la "Notte Rosa"? La Clessidra, assieme alle altre Associazione coinvolte, ha preso parte alla manifestaizone - curando in particolare alcuni momenti - poichè ritiene che temi come la pace, l’integrazione, la denuncia di discriminazioni, sfruttamento  e violenze, i mancati riconoscimenti di merito, la violazione dei diritti siano temi di interesse comune, che toccano ed entrano – pur in misura diversa - nelle vite di uomini e donne. Per questo richiedono un’azione congiunta, a prescindere da ogni distinzione di sesso e genere, soprattutto in qs fase storica caratterizzata da una crisi diffusa e persistente, in cui i tradizionali sistemi sociali, i modelli di sviluppo economico che li hanno caratterizzati, assieme alla cultura di cui sono espressione, si sono rivelati fallimentari e pertanto da reinventare e riscrivere assolutamente.
Riteniamo che le donne siano ancora fortemente discriminate e spesso siano oggetto di violenza proprio in quanto donne, indipendentemente dalla loro appartenenza sociale.
Cosa potrebbe essere utile dire e fare per arginare questi fenomeni ?
Pensiamo che serva innanzitutto risvegliare e tener desta in noi donne la consapevolezza e il riconoscimento di una diffusa condizione di sofferenza e di frequente disistima che, ancor più nei casi di violenza e abuso, mantiene le donne in un silenzio fatto di paura, angoscia, vergogna; nel mondo del lavoro si registrano episodi di analoga, seppur diversa, “violenza”: pensiamo alle firme sulle lettere di licenziamento in bianco, alle dichiarazioni di rinuncia ad avere figli per periodi più o meno lunghi, ai vari vincoli posti alla carriera delle donne. Nel caso in cui riescano ad avere successo viene maliziosamente insinuato il dubbio della “tresca con qualcuno”, del ricorso a varie “armi di seduzione”, oppure subentra aprioristicamente l’accusa di “carrierismo”, del non essere brave mamme o mogli …
… e tutto ciò semplicemente perché vogliono lavorare e magari lo fanno con passione (dovremmo forse ricominciare a considerare che il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione ?). Quando proseguono con gli studi spesso devono fare una scelta netta e dilaniante perché, ad oggi, non c’è professione che consenta a una giovane donna lavoratrice anche il lusso di metter su famiglia (del resto, dati alla mano, sono gli uomini i più pagati, quindi a che pro?). Per non parlare delle varie forme di violenza espresse nell’uso dei corpi femminili come merce di scambio insieme a mazzette e voti.
Con la NOTTE ROSA noi vorremmo offrire e creare assieme uno spazio di pensiero e riflessione su questi temi, senza tuttavia tralasciare il divertimento: IN SINTESI vorremmo che la NOTTE ROSA diventasse UNO SPAZIO PER ILLUMINARE LE RELAZIONI, all’interno del quale le donne abbiano la possibilità di riconoscersi, ricevere e dare forza in virtù della  propria differenza. Vorremmo anche che gli uomini partecipassero all’evento cogliendone lo spunto per creare nuove relazioni – a partire dalla propria quotidianità, dal proprio privato – contribuendo così al superamento di una manchevole gestione del potere politico-culturale. Pensiamo che anche per gli uomini sia giunto il tempo di indignarsi “a gran voce” per le varie violenze subite dalle donne e che non sia più ammissibile un loro defilarsi con un “io non c’entro”.
Non crediamo ci siano scappatoie … per nessuno.  Pensiamo che questa sia la direzione da seguire o che diversamente, ancora una volta, le regole sarebbero scritte dai soliti “altri”. Ma noi il ns mondo lo vogliamo cambiare ora, da protagonisti!

In particolare La Clessidra ha curato l'organizzazione di due eventi, nell'ambito della Notte Rosa:
14 settembre 2012 - Spettacolo teatrale "Sexmachine" di e con Giuliana Musso
Presso Teatro S.Antonio di Montecchio Maggiore (VI)
“Le prostitute si possono chiamare in molti modi: meretrici, fallofore, puttane, cocottes, passeggiatrici, belle di notte, lucciole, troie, sex-workers, donnacce, donne facili, donnine leggere... I clienti si chiamano clienti.”
Spettacolo dedicato a un tema controverso e sempre alle soglie di una deflagrante attualità in Italia, quello della prostituzione: la prostituzione vista con gli occhi disincantati ma non del tutto immuni delle lucciole, e soprattutto dal punto di vista più torbido e ambiguo del cliente, del frequentatore a pagamento che costituisce il soggetto principale di questo vasto mercato.

15 settembre 2012 - Proiezione della mostra "Nata femmina (?). Stereotipi, condizionamenti e stereotipi di genere" Presentazione di Cinzia Burtini. Fotografie di: Raffaella Bolla, Cinzia Burtini, Meri Cecchetto, Tiziana Zovi (del circolo Fotoricerca di Valdagno VI)
presso Castello di Romeo, Montecchio Maggiore (VI)

Le autrici, attraverso la ricerca fotografica, danno la propria interpretazione e il proprio contributo all'approfondimento di forme di violenza meno appariscenti, più subdole, quali gli stereotipi di genere che la nostra società impone con vari mezzi alla donna di tutte le età. Le foto sono corredate da scritti di autori e autrici autorevoli che si sono occupati dell'argomento.